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Bytepac: storage ecologico - Uno Sguardo da Vicino

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 Uno Sguardo da Vicino

 

Una volta estratti dalla scatola in cartone, ci troviamo dinanzi ai Bytepac. La prima cosa che si può notare, sono tutti i loghi che ne confermano interamente il processo ecologico di realizzazione. Frontalmente troviamo la scritta Bytepac e poco più sotto delle righe su cui annotare il contenuto, o più semplicemente catalogarli numericamente o alfabeticamente. Troviamo questa caratteristiche anche nella parte posteriore degli stessi. Osseriviamo come i Bytepac siano a loro volta infilati in delle sagome di cartone che li mantengono saldi e ben chiusi. Si possono notare anche dei fori per un ricircolo d'aria che gioverà sia alle temperature degli hard disk inseriti al loro interno che alla conservazione nel tempo.

 

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Passiamo adesso alla fase di apertura dei Bytepac: notiamo come due di questi contengano solo il manuale di installazione e adesivi, mentre un terzo contiene gli adattatori, i cavi e l'alimentatore necessari alla connessione al computer.

 

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Andiamo ora a dare uno sguardo anche ai componenti che fanno parte del corredo di connessione al pc.

 

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Il Byte Spotter Power Box, che altro non è il fulcro di connessione tra il box e il computer. Il Byte Spotter Power Box è un box di ridotte dimensioni di colore nero che presenta ad un'estremità il jack al quale va collegato l'alimentatore supplementare per alimentare gli Hard Disk e un ingresso e-Sata che farà tramite il cavetto apposito e-Sata a USB per il collegamento al computer. L'altra estremità, invece, è caratterizzata solamente da un ingresso e-Sata (anche qui) che servirà a collegare l'adattatore alimentazione e dati al retro degli Hard Disk. Su di esso sono riportati il part number, il voltaggio, la potenza a cui deve lavorare e il sito del produttore.

 

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Ora passiamo all'adattatore Sata-alimentazione a e-Sata. Caratterizzato da un cavo lungo circa 30 cm in materiale plastico nero molto flessibile. Troviamo ad un'estemità la porta e-Sata da collegare al Byte Spotter Power Box mentre all'altra, come accennato prima, gli ingressi per il connettore Sata e di alimentazione degli hard disk ormai standard diffuso.

 

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L'altro adattatore è quello e-Sata a USB con il quale interfacceremo il Bytepc al computer per trasferire i contenuti quali musica,dati, immagini desiderati. Anche qui troviamo ad un estremità la porta e-Sata da collegare sempre al Byte Spotter Power Box e all'altra, come detto poco fa, la porta USB in standard USB 2.0 ma che lavorerà senza problemi anche con le USB 3.0 riducendo però le prestazioni al precedente standard.

 

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Infine analizziamo l'alimentatore, questo è essenziale per alimentare tutto il collegamento dei Bytepac al computer. L'alimentatore è  realizzato in materiale plastico molto solido con un cavo di collegamento di circa 50 cm. E' dotato anche di un nodo in ferrite rivestito di materiale plastico per prevenire da interferenze elettromagnetiche e stabilizzare la corrente passante. L'alimentatore è prodotto dall'azienda ceca Sunny con sede a Brno. Sono riportati su di esso il model e part number, i voltaggi ed amperaggi nonchè le tensioni di entrata e uscita. Non mancano un codice a barre su un adesivo e i loghi ROHS;CE,TUV e GS, enti preposti a testare l'affidabilità e il processo ecologico.

 

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Ora passiamo all'analisi con tre tipi di hard disk i Bytepac.

 

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